Attualità

Malati di gelosia

By on 09/06/2016

La Corte di Cassazione ha stabilito con una recente sentenza che : “ assillare continuamente il coniuge con comportamenti ossessivi e maniacali ispirati da gelosia morbosa è un maltrattamento”. Gli atteggiamenti eccessivamente gelosi sono stati ritenuti integrare il reato di vessazione psicologica punita dall’art. 572 del codice penale. I malati di gelosia attuano dei maltrattamenti senza esserne delle volte completamente consapevoli.

Secondo gli studi apparsi sul sito State of MindIl giornale delle scienze psicologiche – : “la gelosia patologica si genera da comportamenti che non trovano riscontro nella realtà, da azioni infondate, e deriva, sostanzialmente, da un’angoscia che prende forma nella mente senza nessun riscontro oggettivo. Quest’angoscia produce delle vere e proprie rappresentazioni mentali in cui si costruiscono ad hoc lo scenario, il rivale e, più di tutto, le prove dell’infedeltà. Quindi, la realtà viene erroneamente interpretata e tutto può essere frainteso. Questo, può portare a dei veri e propri deliri di gelosia che in alcuni casi sono all’origine di delitti passionali. Si tratta, dunque, di autentico delirio florido, esattamente come affermava Freud anni or sono, e rappresenta la parte più patologica della gelosia. Questa forma di gelosia si manifesta con le seguenti caratteristiche:

1. paura irrazionale dell’abbandono e tristezza per la possibile perdita;
2. sospettosità per ogni comportamento relazionale del partner verso persone dell’altro sesso;
3. controllo di ogni comportamento dell’ altro;
4. invidia ed aggressività verso i possibili rivali;
5. aggressività persecutoria verso il partner;
6. sensazione d’inadeguatezza e scarsa autostima di noi stessi.

Il diritto e la scienza hanno sempre cercato da una parte di normare e dall’altra di evidenziare i limiti di questa vera e propria patologia. Recentemente gli ultimi fatti di cronaca ci hanno consegnato un bollettino di guerra nel quale giovani donne sono state uccise, anche in maniera brutale, dai propri ex compagni. Giovani vite spezzate, soltanto perché hanno deciso di porre fine a legami e ad amori che non volevano più. Reazioni sconsiderate e fuori controllo da parte dei propri compagni in relazioni che con l’amore probabilmente non avevano alcuna attinenza, trattandosi di una dipendenza affettiva patologica e forse di una dimensione del proprio io disturbata.

Il commento che mi sento di fare è la considerazione amara di una fragilità che assume i contorni di una dramma sociale che si espande e che andrebbe arginato con un’attenzione e un supporto psicologico di cui molti non hanno neanche la consapevolezza di averne un bisogno fondamentale.

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