Schopenhauer 24

Schopenhauer 24

Copertina

Nel gennaio 2016 ho pubblicato il mio primo romanzo con un titolo insolito.
L’ambientazione è torinese, in riferimento alla città nella quale vivo da sempre. Il contesto è quello della buona borghesia che si nasconde tra facciate liberty, rigore e apparente austerità. Si tratta di un giallo costruito all’interno di un condominio nel quale respirano anime contraddittorie, alla ricerca di amore e di calore umano che però non riescono a confidare neanche a se stessi. Portano fardelli di vite e geometrie esistenziali logorate dalla solitudine, qualche volta indossano comode maschere, o si presentano come nuovi ricchi o imprenditrici neo-snob che con arroganza esibiscono il loro benessere.
Un uomo che naviga tra le trame letterarie per mestiere, un bibliotecario, si assumerà il compito di osservare e trasmettere all’ispettore incaricato le menzogne e le confidenze mediate e condite da insolite ricette. La cucina, passione principale del bibliotecario, diventerà strumento divertente di analisi e confronto e nello stesso tempo inaspettato identikit psicologico.
I moventi possono essere molti: usura, stalking, gelosia e pedofilia.
Le indagini costituiscono anche l’occasione per siparietti divertenti ma soprattutto confessioni e dialoghi in cui prevale una forma di umanità e uno spaccato a volte doloroso delle miserie umane.
In ultimo la filosofia farà irruzione con la stessa violenza con cui una folata di vento spalanca una finestra socchiusa, portando con sé una particolare visione dell’esistenza e della sofferenza umana.

Il libro è pubblicato da Arca Edizioni, la prefazione è di Don Fortunato Di Noto è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino nel maggio 2016.