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L’immagine del Qatar e gli ideali dei padri fondatori dell’Europa

By on 15/12/2022

Cosa avrebbe detto Altiero SPINELLI di fronte allo scandalo che sta travolgendo la comunità europea?

Altiero Spinelli non è stata una persona qualunque. Egli fu uno degli autori del Manifesto di Ventotene, uno dei primi documenti a sostegno della creazione di un’Europa unita e di una costituzione europea. Fu fondatore del movimento federalista e co-fondatore dell’Unione dei federalisti europei, infatti fu il promotore di un progetto istitutivo di un’Unione Europea con caratteristiche federali che venne adottato nel 1984. Essendo stato un militante comunista durante il fascismo, nel 1937 venne trasferito al confino di Ventotene. Negli anni del confino prese le distanze da Stalin e dal comunismo sovietico e fu quindi espulso dal partito comunista italiano per avvicinarsi poi a Luigi Einaudi. Scrisse insieme ad Ernesto Rossi e ad Eugenio Colorni  il manifesto di Ventotene che è il documento base del federalismo europeo. Fece una lunga carriera con una militanza nella sinistra del nostro paese. Come avrebbe commentato questo mercato di denaro sull’immagine di un paese non corrispondente alla realtà?

La corruzione è un sistema che prolifera e si insinua laddove un partito, espressione di un IDEALE, perde la forza propulsiva iniziale per diventare mero strumento di arricchimento personale. Nel caso dell’ultimo scandalo la MENZOGNA con la quale i deputati hanno rivestito i loro interventi al Parlamento, diventa uno strumento necessario e indispensabile per continuare ad ottenere i benefici promessi.

Se si cerca la definizione di CORRUZIONE la Treccani così definisce il termine in senso generale:” il corrompersi, l’essere corrotto, nel senso di decomposizione, putrefazione, disfacimento. ” Noi cittadini europei come possiamo continuare a credere in un ideale, quando la questione ETICA diventa così centrale. Come posso credere ad un’istituzione così importante quando i rappresentanti sono i primi a cadere nella maglie della corruzione?

I diritti umani violati e i 6500 morti nella costruzione degli stadi in Qatar non sono fatti trascurabili, ma evidenze che sono sotto gli occhi di tutti e mentre l’inchiesta si allarga la domanda a mio avviso centrale è la questione MORALE.

Il filosofo MOUNNIER ,padre del personalismo, agli inizi degli anni trenta del Novecento fa appello ad un “nuovo RINASCIMENTO“, cioè una nuova rivoluzione, una conversione interiore di modo che la società si ricostituisca attorno alla persona e ai suoi bisogni autentici. Può sembrare un discorso slegato da quanto accaduto al parlamento Europeo, ma non è così.

La persona e i bisogni autentici devono essere il cuore dell’indirizzo delle politiche di un parlamento che si erge a rappresentante di milioni di cittadini, e quindi non è sufficiente prendere le distanze da atti di corruzione, ma bisogna rifondare e tutelare questa istituzione, affinché i rappresentanti di ogni paese al Parlamento europeo siano espressione di onestà e limpidezza nel promuovere iniziative a tutela di comunità che necessitano di sostegno per una politica vera al servizio della comunità.

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