…Ed era colma di felicità
UNA MODERNA EROINA PROTAGONISTA DELLE SFIDE DELL’ESISTENZA CON IRONIA E FORZA INTERIORE
PAOLA LIOTTA, docente di materie letterarie con all’attivo la pubblicazioni di due sillogi poetiche, con il suo primo romanzo … ED ERA COLMA DI FELICITA’, Armando Siciliano Editore, ci presenta la storia di una donna, Rosalba Gurrera, ingenua,volitiva, coraggiosa, che combatte nella sua vita una battaglia su diversi fronti.
C’è una vicenda privata, tema dominante di tutta la narrazione, che la vede affrontare una relazione con un uomo sfuggente, egoista, che lei tuttavia ama profondamente e direi ostinatamente ma che si rivela inaffidabile. Poi c’è il mondo accademico nel quale cerca di inserirsi e dove combatte duelli quotidiani. Questa donna è protagonista in un mondo duro, spietato al quale tiene testa con caparbietà, tenacia, ottimismo e con una buona dose di leggerezza che non è superficialità ma un modo speciale di affrontare le difficoltà della vita. Un altro dato è costituito dall’IRONIA della protagonista. Le vicende tratteggiate vedono la ricercatrice Rosalba circondata da eventi incalzanti, in quanto sia il mondo accademico, sia la vita sentimentale e un problema di salute, mettono a dura prova la sua forza interiore.
A supporto del personaggio principale, come voce critica o coscienza, la ricercatrice Rosalba sente le parole di una “ Rosalba Due” che la sprona a reagire. Questo ALTER EGO la controlla, la riprende, la mantiene sempre vigile, attenta. Questo ESPEDIENTE NARRATIVO usato dalla scrittrice attribuisce a tutta la narrazione un’insolita forza, introducendo una DICOTOMIA continua e un confronto incalzante tra una visione ingenua ed edulcorata e una visione combattiva e audace dell’esistenza.
Sulla STRUTTURA del romanzo ci sono due elementi che prevalgono a mio avviso. Nella narrazione la Liotta sa miscelare in maniera equilibrata aspetti che sono fondamentali quando ci si cimenta con la prosa. Cioè il RITMO delle vicende e la scelta LESSICALE. Ne beneficia l’architettura complessiva della storia in quanto il linguaggio dimostra una ricerca linguistica appropriata che si combina con l’incalzare degli eventi.
Il riferimento all’opera di JEAN GIONO che si desume dalla citazione dell’ultima frase del romanzo “ L’USSARO SUL TETTO” evidenzia un dato. La protagonista del romanzo sulla scia di Giono si recherà in Francia e avrà conferma del suo talento. Inizierà una nuova avventura questa moderna eroina che riassume in sè leggerezza e caparbietà mentre volge lo sguardo verso un futuro ricco di promesse.
La SCRITTURA di Paola LIOTTA è un approdo felice, una rinascita anche attraverso il dolore, e possiede a mio avviso una funzione SALVIFICA, che si evince dalla lettera che mai arriverà a Ruggero. I puntini di sospensione iniziale hanno una valenza maggiore di quanto si possa immaginare in quanto esprimono il percorso accidentato dell’esistenza e la visione ottimistica di nuovi e felici approdi di cui la LETTERATURA e le VISIONI LETTERARIE non fanno che costituire una straordinaria scialuppa di salvataggio.
Paola Liotta: http://www.paolaliotta.it