Le conseguenze dell’amore
La serie continua di femminicidi è un dato che spaventa e induce ad alcune considerazioni che la cronaca continua di questi giorni non fa che rendere sempre più evidenti. Mi pare che ci sia un legame stretto tra femminicidio e le conseguenze dell’amore interrotto, la fragilità dei legami affettivi appare una preoccupante caduta, anzi una voragine.
Ci sono elementi che indicano un distacco macroscopico tra uomo e donna, un desiderio non di appartenersi ma di POSSEDERSI come cose sulle quali si ha un dominio assoluto.
Zigmunt BAUMAN nel suo libro: “AMORE LIQUIDO” sostiene che :”In una cultura consumistica come la nostra, che predilige prodotti pronti per l’uso, soluzioni rapide, soddisfazione immediata, risultati senza troppa fatica, ricette infallibili, assicurazione contro tutti i rischi e garanzie del tipo «soddisfatto o rimborsato» quella di imparare l’arte di amare è la promessa (falsa, ingannevole, ma che si spera ardentemente essere vera) di rendere l’esperienza dell’amore simile ad altre merci, che attira e seduce sbandierando tutte queste qualità e promettendo soddisfazioni immediate e risultati senza sforzi”.
Se il rapporto d’amore diventa come un oggetto è chiaro che colui o colei che decide per il taglio, la fuga verso l’esterno, lascia nell’altro un senso di rabbia che fomenta e il senso d’abbandono cresce in maniera esponenziale. La velocità con la quale ci si incontra, si decide di convivere, è un crescendo in cui non vi sono spazi per pensare, non ci sono impedimenti se non di tipo economico, non ci sono ostacoli morali e quando Bauman parla di “amore liquido” mi fa pensare a qualcosa che ci illude momentaneamente, che vogliamo consumare come un BULIMICO ingurgita cibo, così si consumano i rapporti, si esauriscono velocemente le aspettative.
Umberto GALIMBERTI ha scritto nel suo libro: ” LE COSE DELL’AMORE”: ” il desiderare, lo sperare, l’intravedere una possibilità di realizzazione per se stessi cozza con la natura dell’amore che è essenzialmente relazione all’altro, dove i due smettono di impersonare RUOLI, di compiere azioni orientate a uno scopo e, nella ricerca della propria autenticità, diventano qualcosa di diverso rispetto a ciò che erano prima della relazione, svelano l’uno all’altro diverse realtà, si creano vicendevolmente ex novo, cercando nel tu il proprio se stesso. Ma questo concetto porta, in molti casi, a trovare insopportabile un rifiuto, un abbandono.
E poi ancora lo scrittore e filosofo francese Alain BADIOU: ” l’amore non è un contratto tra due NARCISISTI, ma una costruzione che obbliga i partecipanti ad andare oltre il narcisismo. L’assoluta casualità di un incontro assume l’aspetto del destino. La dichiarazione d’amore segna la transizione tra caso e fato, ed è per questo che è così rischioso e causa una terribile ansia da prestazione”. “ELOGIO DELL’AMORE”
Sicuramente c’è un legame stretto fra i FEMMINICIDI e l’incapacità di accettare il rifiuto, l’abbandono, ma questa reazione è una estremizzazione e non è la norma fortunatamente,tuttavia c’è invece una mancata accettazione, a parer mio, a livello sotterraneo della VERA PARITA’, e lo dimostra il fatto che in alcuni casi la violenza nei confronti della donna è desiderio di ristabilire un rapporto attraverso la forza. ” NON VUOI, QUINDI NON PUOI CON NESSUN ALTRO”.
La PAURA non può diventare la protagonista di un rapporto, paura di lasciarsi andare, paura di perdere, paura di rimanere soli, paura forse anche di essere felici. Non esiste filosofo, sociologo o scrittore che ci possa dire come affrontare le CONSEGUENZE DELL’AMORE, ma è come quando ci si alza e si osserva l’alba d’estate con quella luce aranciata, che è preludio al giorno che inizia, bisogna aprire le finestre e lasciare entrare l’aria nuova.