La virtù può salvare la politica?
Significato della parola virtù. Definizione del Garzanti: disposizione costante della volontà alla legge morale; l’abitudine di fare il bene.
Forse una parola totalmente desueta ma probabilmente l’unica parola che si può considerare in questo momento la più desiderata in tutti i settori della vita politica e sociale.
Se i rappresentanti dei cittadini in parlamento, di qualsiasi forza politica, hanno fatto del malaffare una disciplina di vita, quasi un’esperienza aggiuntiva del loro curriculum; se l’abitudine di fare il bene dei cittadini è apparsa per anni una parafrasi vuota di significato; se la compravendita dei voti, delle poltrone, è diventata regola dell’agire nella res pubblica, la conseguenza è stata la consegna del potere di modificare le regole nelle mani di una nuova forza politica di cui si individuano i contorni ma non ancora la sostanza.
Se entrare in politica, nei decenni scorsi, significava apparentamenti con personaggi di rilievo della vita pubblica, della televisione e dei mass media in generale, ora significa ristabilire delle regole che riportino il cittadino e i suoi bisogni al centro della “polis”. Ma il cittadino è comunque sgomento di fronte ad un cambiamento così forte perché si ritiene, da sempre, che il binomio politica/istituzioni sia riservato ad un gruppo ristretto di persone di alto livello culturale e civile.
Le categorie che formano la nostra società, nel mondo del lavoro, parlano il linguaggio che tutti i lavoratori vogliono sentire. I diritti, la parità tra uomo e donna, la salvaguardia dei beni pubblici, l’istruzione e la salute sono temi centrali nella vita di ognuno di noi. La mancata conoscenza del sistema delle regole che uniforma la vita alla Camera o al Senato è una lacuna che i nuovi parlamentari possono colmare. Mentre non ci sono scuse per non iniziare a lavorare sui programmi, mantenendo come un faro il principio che la virtù non è una parola vuota, ma insieme alla parola “trasparenza” costituisce il cardine sul quale ricostruire sulle macerie che i precedenti governi hanno lasciato in eredità.
La parola latina “virtus”, invece significa letteralmente virilità, dal latino “vir” uomo e si riferisce alla forza fisica e in particolare al ” coraggio”. Ecco ci vuole “abitudine a fare il bene” e “coraggio”. Abitudine a fare il bene come regola dell’agire nella cosa pubblica, e coraggio come la forza di innovare, di modificare le regole.