Attualità

La cipria del politico

By on 04/12/2012

Negli ultimi anni c’è una figura che ha rivestito un’importanza sostanziale in tutte le ultime elezioni politiche soprattutto oltreoceano: lo spin doctor. Il politico è diventato sempre di più l’espressione non tanto di un programma o di una ideologia, quanto di una immagine costruita da un’esperto o da un team di abili comunicatori. Non è importante quello che dici ma come lo dici. L’etimologia della parola deriva dal baseball: to spin, far girare, centrifugare per indicare il moto rotatorio che il lanciatore imprime alla palla.
La funzione di questa nuova figura sta diventando importante anche nelle elezioni italiane, in quanto il ruolo della comunicazione politica è diventato centrale anche nella nostra società. Si è giunti quindi alla sua enfatizzazione, perchè la politica nella sua funzione originaria, ha perso completamente la forza che gli derivava dalle ideologie predominanti nel novecento.
La tecnica utilizzata si evidenzia in forme di attacco o di seduzione, producendo una realtà che è al margine del reale.
Se la forza di un leader diventa sempre di più l’espressione della sua abilità comunicativa, quando il messaggio da veicolare riguarda il futuro di intere generazioni, le politiche del lavoro o della salute ad esempio, può il professionista della politica offrire ai suoi elettori qualcosa di verosimile? Cosa è legittimo e cosa non lo è rispetto a questa nuova professione? E una domanda che occorre porsi.
Se nella finzione cinematografica come in :” Thank you for smoking” il protagonista lavora per l’industria del tabacco ed è chiamato a negare o coprire la pericolosità del fumo di sigaretta, allora un politico che manipola le informazioni a proprio vantaggio avendo preventivamente individuato la fascia elettorale da colpire, fornendo dati e cifre parziali o verosimili, porta un beneficio alla politica o no?
Sicuramente i cittadini hanno bisogno di modelli a cui ispirarsi, di sogni da coltivare e in cui credere, ma qualche volta il risveglio dai sogni può essere brutale, anche se chi te li ha raccontati lo ha fatto indossando un sorriso smagliante e rassicurante.

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